La nuova opera di Meier, esempio d'incontro tra storia e innovazione: un volume che documenta tutte le fasi, dai primi schizzi alle immagini del museo costruito
Il volume, oltre ad ospitare un saggio dell’archeologo
tedesco Paul Zanker sulla storia dell’ Ara Pacis la
cui costruzione fu decretata dal Senato romano nel
13 a.C. per onorare il ritorno vittorioso di Augusto
dopo gli anni di permanenza nelle province di Gallia
e di Spagna, presenta i contributi critici di studiosi
e architetti italiani volti a cogliere non solo i caratteri
di eccellenza dell’opera architettonica dell’americano
Meier, ma a inquadrare la costruzione del nuovo
museo dell’Ara Pacis all’interno del dibattito
architettonico romano, e più in generale italiano.
Tra il Tevere, il Mausoleo di Augusto, le chiese dei
Santi Carlo, Rocco e Gerolamo e le quinte di Piazza
Augusto Imperatore progettate da Vittorio Ballio
Morpurgo sorge il nuovo museo dell’Ara Pacis, la
prima architettura contemporanea che dagli anni
della caduta del Fascismo viola la cerchia delle mura
aureliane del centro storico ponendosi come
elemento di dialogo tra antico e moderno, terreno
d’incontro tra cultura classica e contemporanea.
L’iconografia raccolta nel volume, costituita da
schizzi di studio, disegni esecutivi e di dettaglio,
fotografie di cantiere e dell’edificio ultimato,
restituisce le diverse fasi progettuali di un’opera
pubblica attesa e allo stesso tempo controversa