La storia documenta di come è stato costruito un edificio inusuale MAST, questo è infatti il nome dell'edificio. E' inusuale per molte ragioni: perché concepito da un committente che ha inteso offrire un esempio del modo in cui un imprenditore illuminato dovrebbe comportarsi nei confronti dei bisogni della società; perché frutto di una procedura, un concorso di progettazione bandito da un soggetto privato, andata a buon fine come è davvero raro registrare soprattutto in Italia; perché ha consentito a una giovane formazione professionale, Labics formata da Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori di realizzare un'opera che non ha nulla da invidiare alle più celebrate costruzioni realizzate attualmente nel mondo.
MAST è un complesso polifunzionale; ospita un ristorante aziendale, una cafetteria, un auditorium per più di 400 persone, vasti spazi espositivi, una scuola di formazione, un asilo nido, una palestra, tre piani di parcheggi interrati ecc. Quando i lettori prenderanno in mano il volume corredato da scritti
della committente, degli architetti, di Claudia Conforti e Francesco Dal Co, potranno non solo rendersi conto (anche grazie alle belle fotografie di Gabriele Basilico e Christian Richters) come Labics abbia saputo integrare brillantemente tante funzioni in un unico complesso, quali le soluzioni compositive adottate, quali le scelte architettoniche operate, documentate dai molti disegni riprodotti nel libro e rese possibili dalla collaborazione di un gruppo di imprese alle quali questo volume rende i dovuti riconoscimenti, mentre presenta anche -altro fatto davvero inusuale- le opere d’arte che sono state acquistate per questo edificio e lì installate prima dell’inaugurazione di artisti quali Donald Judd, Mark di Suvero, Anish Kapoor, Arnaldo Pomodoro.