Uno sguardo unico sul mondo dell'alta società e degli attori protagonisti di una dolce vita ormai lontana, caratteristica degli anni 1960-1970 entrati nella storia del cinema italiano e internazionale.
Il percorso di Marina Cicogna come fotografa è innanzitutto quello di una personalità fuori dal comune, nipote del conte Volpi, ex governatore della Libia e creatore nel 1932 del primo festival del cinema della storia (Festival di Venezia, coppa Volpi). L’eclettica contessa, quindi, cresce tra le star fino a diventare produttrice, nel 1967, con “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” e “La classe operaia va in paradiso”. Il successo di queste due pellicole segna gli inizi di una lunga produzione di film italiani e francesi quali Teorema, Medea, C’era una volta il West, Una stagione in inferno, Bella di giorno, Il cerchio rosso, Il conformista, Ultimo Tango a Parigi, Portiere di notte ecc. La mostra, allestita da Dante Ferretti negli eccezionali spazi di Villa Medici a Roma, giocando su un allestimento scenografico e sfarzoso, propone una selezione di una ottantina di scatti, tutti rigorosamente in bianco e nero, che ritraggono attori e celebrità degli anni della Dolce Vita. Dalle immagini si evincono i rapporti personali e di amicizia con i protagonisti degli scatti, spesso ritratti in situazioni non ufficiali. Il risultato grafico è suggestivo e originale. Ai testi dell’autrice si aggiungono brani scritti da amici d’eccezione come Jeanne Moreau, Calvin Klein e Dacia Maraini.