A Cremona oltre 120 capolavori dai maggiori musei internazionali e da collezioni private, per una rassegna straordinaria sulla pittura naturalista in Lombardia dal '400 al '700.
La mostra traccia la storia della pittura naturalista in Lombardia dalla seconda metà del Quattrocento, quando a Milano operavano il bresciano Vincenzo Foppa e Leonardo, lungo il Cinquecento e il periodo di formazione del Caravaggio fino, nel Settecento, a Fra’ Galgario e al Ceruti. Le sezioni della mostra e del catalogo illustrano nei suoi vari aspetti il naturalismo lombardo secondo diversi temi, tra i quali l’osservazione della realtà, l’interesse per la rappresentazione dal vivo e l’uso empirico della luce, la presenza di una pittura religiosa fondata sulla realtà umile e lo sviluppo del ritratto non idealizzato, della natura morta e della pittura di genere.
Altre mostre e altri libri hanno affrontato questi temi, ma è la prima volta che si ricopre un così lungo arco di tempo con opere eccezionali per qualità e provenienza tra cui il Ritratto di giovine uomo del Moretto dalla National Gallery di Londra, La Maddalena di Bernardino Luini dalla National Gallery di Washington, il San Gerolamo di Cesare da Sesto dalla City Art Gallery di Southampton.