Dopo Recy-cle il Maxxi prosegue l'indagine sul rapporto tra architettura e ambiente con la mostra Energy che affronta il tema dell'influenza dell'energia nello spazio fisico abitato.
Un tema di grande interesse e attualità, una sfida per un nutrito gruppo di progettisti internazionali. Dopo Recy-cle il Maxxi prosegue l’indagine sul rapporto tra architettura e ambiente con la mostra Energy che affronta il tema dell’influenza dell’energia nello spazio fisico abitato.
I saggi iniziali di Mariastella Casciato, Paolo Scrivano e Dorothea Deschermeier indagano le esperienze progettuali legate ai temi dell’energia e della strada negli anni successivi alla seconda guerra mondiale con una ricognizione, molto interessante, nell’archivio ENI. Con saggi di Ciorra, Fujimoto, Ibelings e tanti altri, si approfondiscono i nuovi indirizzi nel campo della produzione e dell’erogazione dell’energia. anche in questo caso lo strumento per l’indagine è un progetto di committenza che vede la partecipazione di alcuni progettisti internazionali emergenti. Sette studi internazionali analizzano, con progetti redatti specificamente per la mostra, l’influenza che i nuovi scenari della distribuzione dell’energia avranno sulle città e sugli spazi dell’uomo: Guillermo Acuña Arquitectos Asociados (Cile); Life things (Corea del sud); MODUS architects (italia); Noero architects (Sudafrica); OBr-open Building research (italia); sou Fujimoto architects (Giappone); TERROIR (Australia/Danimarca). Chiude la pubblicazione la sezione Fotogrammi, un viaggio fotografico attraverso l’attuale paesaggio italiano delle architetture della strada, dell’energia, del “rifornimento”.