Il volume tratta dei tre temi fondamentali legati al concetto di "architettura domestica" in Gran Bretagna dal 1890 al 1939.
Il termine Domestic Architecture è apparentemente assai esplicito: architettura “della casa”, come insieme di possibili progetti abitativi. Ma nella tradizione inglese ha anche un significato più complesso: architettura “nazionale”, propria della civiltà del Regno Unito. Il volume analizza entrambi gli aspetti, in un periodo (1890-1939) in cui l’esperienza inglese diventa fonte di ispirazione privilegiata per la ricerca europea.
Tre sono i temi affrontati: il problema del “moderno”, in altre parole il sogno degli architetti inglesi di creare a uno stile abitativo caratterizzato da “semplicità e buone proporzioni”; il peso della “tradizione” all’insegna del recupero dei vecchi stili e, infine, l’evoluzione della committenza, frutto delle rapide trasformazioni sociali e del mutamento dei ruoli all’interno della famiglia. Un insieme di questioni di notevole spessore e ancora attuali, analizzate in cinque saggi sotto il profilo critico, storico e documentario.