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Dall’8 marzo arriva la nuova collana Oilà

La nuova collana OILÀ, curata da Chiara Alessi per Electa con il progetto grafico a cura dello Studio Sonnoli, presenta le storie di protagoniste del Novecento, figure femminili che nel panorama ‘creativo’ italiano e internazionale (dal design alla moda, dall’architettura alla musica, dall’illustrazione alla grafica, dalla fotografia alla letteratura) si sono distinte in rapporto a discipline e mestieri ritenuti da sempre appannaggio dell’universo maschile.
Il giocoso titolo della collana, OILÀ, riprende una celebre strofa della canzone popolare socialista La lega, poi entrata nel repertorio delle mondine:

"Sebben che siamo donne paura non abbiamo, abbiamo delle belle e buone lingue e ben ci difendiamo. A oilì oilì oilà e la lega la crescerà".

I primi tre titoli che escono in contemporanea l’8 marzo sono dedicati a Elsa Schiaparelli, Lisetta Carmi e Vanessa Bell, curati rispettivamente da Rossella Locatelli, Anna Toscano e Luca Scarlini: tre ‘progettiste’, tre caratteri, tre storie, tre maniere singolari, ciascuna diversa, che hanno trasformato il modo di intendere l’arte e il design, la fotografia e la moda e hanno contribuito all’emancipazione sociale e artistica femminile. Storie che si svolgono attraversando guerre, sfollamenti, rivoluzioni sociali e che si fanno spazio in un mondo e in un mestiere che non era considerato adatto alle donne.

Dal 20 aprile arrivano anche i titoli dedicati ad Anna Castelli Ferrieri e Lica Covo Steiner di Chiara Alessi e Lora Lamm di Olimpia Zagnoli.

 




Anna Toscano
Con amore e con amicizia. Lisetta Carmi

Le mani, gli occhi e il cuore. Al principio sono le dita di Lisetta Carmi, che corrono, salgono e scendono tra il bianco e il nero dei tasti di un pianoforte, gli occhi luminosi che vanno da sinistra a destra lungo la tastiera, e un cuore, che batte un ritmo unico con il clavicembalo ben temperato. Poi sono le dita di Lisetta Carmi fotografa, dita che scrivono le vite degli altri con la fotografia. Fotografie di persone, di strada, di porto, di teatro, di ospedali e di cimiteri. Di morte e di sesso: di umanità. Gli occhi e il cuore, per capire gli altri e se stessa. Con amore e con amicizia.

 
Rossella Locatelli
Il futuro, qualunque fosse. Elsa Schiaparelli

Gli esordi di Elsa Schiaparelli appaiono come una lotta incessante in nome di piccole libertà. Condotta con altre donne che condividono questo slancio. Alla moda ci arriva per istinto, rivalsa, necessità. La sua è una rivoluzione veloce e assolutamente spontanea. A volte in maniera ironica, a volte crudele, la visione dell’abito per Schiap incarna i fantasmi e le ossessioni del desiderio femminile, assecondandone il profondo senso di autonomia. E nel suo correre furioso non è mai sola.

 

Luca Scarlini
La vita è terribile e divertente. Vanessa Bell

Vanessa Bell è sempre a disposizione degli altri: del marito Clive Bell, nonostante i tradimenti e le sue prescrizioni critiche sulla vita dell’artista; dell’amore della sua vita e compagno di lavoro, Duncan Grant, che però è attratto dagli uomini; di Omega Workshop, che nella visione del suo fondatore e finanziatore, Roger Fry, vuole annullare il culto della personalità dei suoi rappresentanti; e della sorella Virginia Woolf, in relazione alla quale viene sempre letta la sua opera di artista, grafica, arredatrice e illustratrice. Vanessa Bell è per gli altri, ma gli affetti non hanno mai messo a repentaglio la sua arte, anzi l'hanno alimentata.

 

Chiara Alessi
Io so quel che mi faccio. Anna Castelli Ferrieri

Nelle foto che la ritraggono Anna sorride sempre, spesso con gli altri, quasi sempre per gli altri. Ma c’è almeno una volta in cui non lo fa. Una volta in cui cambiano completamente i toni attraverso i quali ci è restituita la sua immagine di signora composta, elegante, ordinata, placida. E mi piace che quell’occasione si verifichi proprio quando si trova a difendere un progetto tutto femminile, tutto di architettura e tutto per sé.

 
Chiara Alessi
Vorrei far vedere una strada che va all'infinito. Lica Covo Steiner

Il carattere collettivo, la sorellanza, la partecipazione all’iniziativa non di alcune creature eccezionali, ma di molte, Lica lo abita dai tempi della Resistenza. Qui cresce la sua prospettiva femminista, che abiterà per tutta la vita. Con un’etica forte e uno spirito lieve nel lavoro, nella vita, nelle amicizie e nella politica. E un corpo, una bellezza, un apparire a cui Lica preferirà sempre l’essere, il domandare e il fare.

 
Olimpia Zagnoli
Come sale e pepe nella zuppa. Lora Lamm

Dalla cameretta di una quindicenne che ha sulla parete un poster di Lora Lamm a un bosco nella Svizzera settentrionale, passando per la Milano degli anni Cinquanta e la New York dei Duemila: un viaggio che va avanti e indietro nel tempo per arrivare a riconoscersi. Non con gli occhi che abbiamo davanti, ma con quelli di dietro. Due donne, due illustratrici, due tempi diversi, due mostre, molte mail, quattro paia di occhi, anzi otto.