Il 5 settembre arriva a Mantova, in concomitanza con il Festivaletteratura, la mostra dedicata a Marc Chagall, il pittore che insieme a Picasso e Robert Delaunay ha forse ispirato il maggior numero di poeti, scrittori e critici d'arte del Novecento.
La mostra espone 130 opere in tutto tra cui il ciclo completo dei 7 teleri dipinti da Chagall nel 1920 per il Teatro Ebraico da Camera di Mosca: opere straordinarie che rappresentano il momento più rivoluzionario e meno nostalgico del suo percorso artistico.
"Marc Chagall come nella pittura, così nella poesia" sarà allestita a Palazzo della Ragione, che sarà riaperto al pubblico proprio a settembre, al termine di un lungo e complesso intervento di valorizzazione. La mostra è la prima di un palinsesto triennale dedicato al Novecento che vede il comune di Mantova collaborare con la casa editrice Electa.
Il catalogo è edito da Electa e, oltre a restituire le influenze e contaminazioni artistiche e culturali che Chagall assorbì vivendo a Vitebsk, San Pietroburgo, Parigi e Mosca, racconta - tramite testi di grande rilevanza, tradotti per l'occasione - la fascinazione che il pittore russo esercitò su poeti, artisti, e letterati dell’inizio del secolo scorso.
La mostra espone 130 opere in tutto tra cui il ciclo completo dei 7 teleri dipinti da Chagall nel 1920 per il Teatro Ebraico da Camera di Mosca: opere straordinarie che rappresentano il momento più rivoluzionario e meno nostalgico del suo percorso artistico.
"Marc Chagall come nella pittura, così nella poesia" sarà allestita a Palazzo della Ragione, che sarà riaperto al pubblico proprio a settembre, al termine di un lungo e complesso intervento di valorizzazione. La mostra è la prima di un palinsesto triennale dedicato al Novecento che vede il comune di Mantova collaborare con la casa editrice Electa.
Il catalogo è edito da Electa e, oltre a restituire le influenze e contaminazioni artistiche e culturali che Chagall assorbì vivendo a Vitebsk, San Pietroburgo, Parigi e Mosca, racconta - tramite testi di grande rilevanza, tradotti per l'occasione - la fascinazione che il pittore russo esercitò su poeti, artisti, e letterati dell’inizio del secolo scorso.