Paolo Moreno è Professore di Archeologia e storia dell'arte greca e romana nell'Università di Roma Tre. La visione dei Bronzi di Riace quali Tideo e Anfiarao dal gruppo dei Sette a Tebe sull'Agorà di Argo, in relazione ai maestri del tempio di Zeus in Olimpia, si aggiunge a una serie di scoperte su celebri monumenti che gli hanno procurato l'interesse del pubblico internazionale: il Giovane di Mozia, un originale di Prassitele al Palazzo dei Conservatori, l'Atleta di Fano, il vero volto di Alessandro e di Efestione, il Satiro di Mazara, la nuova ricostruzione del Colosso di Rodi, la Cleopatra dall'Esquilino, il secondo Ercole Farnese nella Reggia di Caserta.
La portata dei risultati è accresciuta dall'originalità del metodo e dalla facilità della scrittura, esercitata nella rubrica Saper vedere sul mensile "Archeo". Gli si deve il nuovo corso della storia dell'arte antica, con l'interpretazione delle tombe macedoni nella Pittura greca, la rievocazione del massimo bronzista ellenico da Vita e arte di Lisippo alla mostra Lisippo, L'arte e la fortuna, i volumi sulla Scultura ellenistica, I Bronzi di Riace (Electa, 1998), e Sabato in museo, Letture di arte ellenistica e romana (Electa, 1999); una recente sintesi in Arte, Storia universale Leomnardo Arte, 1997).
La portata dei risultati è accresciuta dall'originalità del metodo e dalla facilità della scrittura, esercitata nella rubrica Saper vedere sul mensile "Archeo". Gli si deve il nuovo corso della storia dell'arte antica, con l'interpretazione delle tombe macedoni nella Pittura greca, la rievocazione del massimo bronzista ellenico da Vita e arte di Lisippo alla mostra Lisippo, L'arte e la fortuna, i volumi sulla Scultura ellenistica, I Bronzi di Riace (Electa, 1998), e Sabato in museo, Letture di arte ellenistica e romana (Electa, 1999); una recente sintesi in Arte, Storia universale Leomnardo Arte, 1997).