Un artista al di fuori degli schemi, originale nell'uso di soluzioni non tradizionali, personalità curiosa e complessa.
Persona colta, gentile e ironica, Guarino Guarini, artista, studioso e sacerdote, viene indagato in questo libro seguendo la sua complessa personalità e il suo linguaggio architettonico, talmente fantastico, originale e bizzarro da condurlo al di fuori di ogni classificazione. L’autore ricostruisce l’architettura guariniana che sfrutta, in un modo mai praticato prima di allora, le possibilità offerte dalle cupole lapidee traforate e, contemporaneamente, ne occulta i fondamenti statici, e la analizza collocandola nel suo contesto storico artistico, con particolare attenzione ai riferimenti islamici e gotici.
Vengono poi esplorati i suoi legami con la corte piemontese, esaminati i suoi trattati di natura scientifica e filosofica e tracciato un quadro dell’opera guariniana in rapporto all’influenza che essa avrebbe esercitato sull’architettura barocca austriaca, boema e tedesca.
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