Aldo Colonnetti (1945, Bergamo), filosofo, storico e teorico dell'arte, del design e dell'architettura, ha studiato con Gillo Dorfles e Enzo Paci. Dal 1985 al 2013 Direttore Scientifico IED (Istituto Europeo Design); dal 2014 professore di chiara fama al Politecnico di Milano, Facoltà di Design. Direttore della rivista "Ottagono" (1991-2014), ha fatto parte del Comitato Scientifico della Triennale di Milano (2002-2006), del Comitato Presidenza ADI (1991-1992;1998-2002), del Consiglio Nazionale del design-MiBACT (2008-2011). Autore di saggi, curatore di mostre e iniziative culturali in Italia e all'Estero; le ultime in ordine di tempo, tra le altre, La logica dell'approssimazione, nell'arte e nella vita (con Gillo Dorfles), XXI Triennale di Milano, 2016, Giò Ponti, l'infinito blu, Triennale di Milano, 2017; Epoca Fiorucci, Cà Pesaro, Venezia, 2018; Bauhaus 100, Macerata, 2019; Pianeta Città, Fondazione Ragghianti, Lucca, 2021; Gillo Dorfles, Ghiribizzi, Fondazione Cini, Venezia, 2021. Collabora con il "Corriere della Sera" e "La Lettura", "ArteDossier"; fa parte dell'Advisor Board della "Fondazione 3M", della Fondazione "Gualtiero Marchesi", del Comitato Scientifico di IN/ARCH (Istituto Nazionale di Architettura), del CDA "Fondazione Henraux". Dal 2019 coordina le attività culturali dell'Associazione Gillo Dorfles. È presidente del Scientific Board School of Sustainability, fondata da Mario Cucinella, Honorary Professor presso la Xi'an Jaotong-Liverpool University dal 2021.