La fama di questo architetto è legata al PSFS building, grattacielo realizzato all'inizio degli anni trenta a Philadelphia, in collaborazione con George Howe.
Accade a volte che la fama di un architetto resti indissolubilmente legata a una sola opera. Questo è il destino toccato a William Lescaze (1896-1969) con il PSFS building, grattacielo realizzato all’inizio degli anni trenta a Philadelphia, in collaborazione con George Howe (1886-1955). Costruito mentre Philip Johnson e Henry-Russell Hitchcock lavoravano alla stesura di The International Style, il PSFS gli procurò immediatamente una notorietà internazionale. In questo edificio, per la prima volta negli Stati Uniti, le sperimentazioni delle avanguardie erano applicate al grattacielo americano, grazie alla collaborazione fra un professionista di Philadelphia – Howe – e un architetto newyorkese di origini svizzere – Lescaze. Lo studio che il volume documenta, esito di una ricerca svolta presso il Dottorato in Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica dello IUAV di Venezia, analizza la vicenda del PSFS in rapporto alla formazione zurighese di Lescaze e ai suoi contatti con le esperienze dell’avanguardia europea: le ricerche del gruppo “ABC”, i primi CIAM, l’opera di Le Corbusier, l’architettura olandese e quella russa. Lo studio dei contatti con l’Europa, oltre a chiarire il ruolo di Lescaze all’interno dell’associazione con Howe, serve più in generale a inquadrare la sua opera nel panorama architettonico degli anni trenta. Questa ricerca, infine, mostra in che misura l’esito tecnologico e
formale del PSFS sia legato al contesto di Philadelphia, e quanto invece debba al grattacielo newyorkese, al “Manhattanismo” in cui Lescaze e la sua opera sono immersi.