Autorevoli studiosi illustrano nelle pagine di questo libro i contributi che Zorzi ha offerto allo sviluppo della cultura degli ingegneri e non solo un aspetto delle sue molteplici esperienze è sfuggito alla loro analisi.
Autorevoli studiosi illustrano nelle pagine di questo libro i contributi che Zorzi ha offerto allo sviluppo della cultura degli ingegneri e non solo un aspetto delle sue molteplici esperienze è sfuggito a quanti hanno voluto collaborare a questa monografia. “Ingegnere moderno” nel senso più pregnante del temine, Zorzi ha fatto della “convenienza” la cifra del suo lavoro, liberando questo termine da ogni significato meramente utilitaristico, da ogni meccanica valenza economica. Nelle massime opere di ingegneria, infatti la forma esprime una riduzione, un lavoro teso a sottrarre, un duro esercizio di composizione. Utilità ed economia sono fini etici per il lavoro di Zorzi: obbiettivi della razionalità del calcolo, divengono attributi della moralità dell’opera nel comporre. Merito di questo libro è di richiamare l’attenzione su queste spesso trascurate valenze del lavoro degli ingegneri e sui modi in cui Zorzi le ha interpretate. Ciò che l’architetto dimentica, l’ingegnere ricorda; ciò che l’architettura maschera, l’ingegnere deve svelare. E’ questo il senso delle opere più importanti di Zorzi e delle sue ricerche.