Un grande protagonista del Divisionismo in cui affiorano, accanto alla scelta naturalista, sfumature simboliche: il superamento della pura rappresentazione del reale in nome di un'arte che si fa portatrice delle istanze più progressiste della società contemporanea.
Nato in un piccolo centro dell’alessandrino, Giuseppe Pellizza scelse di vivere lontano dalle capitali artistiche europee di fine Ottocento in un isolamento che rispondeva alla sua necessità di riflessione e indipendenza.
Contemporaneamente, però, “si nutrì” di viaggi e di scambi continui con i centri artistici italiani più importanti che lo videro, di volta in volta, presenza significativa alle maggiori rassegne espositive.
Un profondo impegno critico connotò sempre la sua produzione, consentendogli di raggiungere risultati di statura internazionale nell’ambito della tecnica divisionista usata anche come strumento flessibile e adatto a inverare contenuti via via più impegnati nel rapporto col vero, e nella interpretazione simbolica della natura e della vita umana.
Il volume presenta il corpus completo dell’opera pellizziana, pittorica e grafica, testimoniandone l’unità creativa in un progressivo e continuo lavoro di riflessione e rielaborazione.
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