Warhol, Rauschenberg, Jasper Johns, Wesselmann, Pollock, Haring, fino agli esponenti delle ultime tendenze: tutti i protagonisti dell'arte contemporanea americana, che hanno fatto di New York un mito.
Il Whitney Museum of American Art di New York possiede una delle collezioni più importanti al mondo di arte americana del XX secolo. Questo volume è il catalogo della mostra che per la prima volta ha portato il museo a prestare quasi un centinaio di opere per un evento espositivo in Europa. Il catalogo assume un interesse del tutto particolare, perché riunisce le opere che hanno segnato l’affermazione della città di New York come capitale dell’arte contemporanea a partire dagli anni cinquanta. Il lettore vi troverà quindi i grandi nomi del realismo americano, della pop art, dell’espressionismo astratto, del graffitismo – Warhol, Rauschenberg, Jasper Johns, Wesselmann, Pollock, De Kooning, Basquiat, Haring – ma anche i rappresentanti delle ultime tendenza dell’arte contemporanea americana, talvolta sconosciuti dal pubblico italiano: Leslie Bourgeois, John Currin, Caio Fonseca, Peter Halley, Alex Katz, Matthew Ritchie o Sue Williams. Il catalogo comprende un lungo saggio che traccia le vicende del Whitney Museum. La sua fondatrice, Gertrude Vanderbilt Whitney, sfidò la perplessità dei suoi concittadini e in particolare del Metropolitan Museum al quale aveva offerto nel 1929 la sua già ricca collezione di arte contemporanea, proprio quando l’America sprofondava nella Grande Depressione. Nel 1931 fondò il museo al quale diede il suo nome e che da allora è diventato un punto di riferimento per lo sviluppo dell’arte contemporanea. Completano il volume il saggio critico di Francesco Tedeschi e un’antologia di scritti degli artisti.