Il primo volume che tenta una catalogazione organica dell'opera pittorica di Trento Longaretti, comprendente la pittura ad olio (i quadri da cavalletto), la pittura murale ad affresco, gli interventi a partecipazione duplice (artista-artigiano) come il mosaico e le vetrate.
L’attività pluridecennale dell’artista è caratterizzata da una forte parcellizzazione derivante dal collezionismo relativo a questo tipo di opere, connotato da una motivazione amatoriale di stampo popolare. L’opera pittorica di Longaretti presenta due linee consuetudinarie di produzione venute a costituirsi dopo gli anni sessanta, nella maturità del pittore: da un lato si ha una presentazione ordinaria della dimensione medio-grande assestata sul dipinto da cavalletto (olio su tela per la gran parte), che assolve le esigenze della figurazione primaria del racconto pittorico nel suo evolversi, nelle sue articolazioni condizionate dai vincoli di una destinazione qualificata, in cui motivi già collaudati si ripropongono con fluida scioltezza. Dall’altro lato, l’urgenza della variazione quasi divertita esalta la freschezza del tocco, l’immediatezza di comunicazione, la levità del segno attraverso le trasparenze del colore. Nonostante l’ambito resti domestico, le fantasie longarettiane attingono spesso a preziosismi raffinati che non hanno nulla da invidiare alla plenitudine aristocratica del quadro grande.