Tutto l'universo di Marco Lodola, immateriale, luminoso, volatile
il catalogo della mostra che ha portato a Milano l’ universo immateriale di Lodola, fatto di contorni
e luci, cavi e materie plastiche.
L’arte di Marco Lodola: neo-futurismo e
pop-art americana riletti attraverso
l’impiego di materiali di uso quotidiano,
luci e nuove tecnologie.
Una mostra in più luoghi di Milano.
Nella sala Viscontea una trentina di
opere: sculture luminose, plastiche,
dime su tela e disegni. Una ventina di
sculture luminose realizzate in lamiera
di metallo e lastre di policarbonato
disegnano invece un percorso tra le
strade della città, da via Dante a corso
Vittorio Emanuele, passando attraverso
piazza dei Mercanti e piazza Duomo,
per giungere infine in piazza San
Babila. Il catalogo illustra il percorso
espositivo che l’artista ha pensato per
Milano. Un mondo popolato da figure
senza volto, ballerini, sportivi, musicisti
e animali, scheletri a neon illustrato
dall’introduzione di Vittorio Sgarbi e dal
testo critico di Luca Beatrice, con i
contributi, tra gli altri, di Jovanotti,
Renzo Arbore, Max Pezzali, Renato
Barilli, Aldo Busi, Gillo Dorfles, Marisa
Vescovo