Un grande filosofo interpreta il mito ancestrale della fanciulla evocato dalle immagini create da una delle più colte artiste contemporanee. Il volume comprende un'accurata selezione delle fonti sull'affascinante mito di Kore.
“La ragazza indicibile” unisce due tentativi paralleli di confrontarsi col
mito di Persefone-Kore, cioè quello, fra i miti greci, che, per la sua intima
connessione ai misteri eleusini, più si legava al silenzio (il termine “mistero”
viene da una radice che significa “chiudere la bocca, ammutolire”).
I densi,
quasi pompeiani pastelli di Monica Ferrando e il limpido testo di Giorgio
Agamben cercano di far apparire questo silenzio in un fitto dialogo, in cui
immagini e testo sembrano darsi e, insieme, togliersi a vicenda la parola.
La storia, infera e, insieme, solare di Kore, lo stupro e il rapimento nell’Ade, la
ricerca instancabile di Demetra, il riso osceno di Baubo, la fondazione dei
misteri di Eleusi sono interrogati nel loro significato e, insieme, evocati allo
sguardo.
E, alla fine, il mistero della “ragazza indicibile” non appare più come
una dottrina segreta da tenere nascosta ai non iniziati, ma come una
iniziazione alla vita stessa e alla sua assenza di mistero.