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Giulio Romano, Due amanti, c. 1524, olio su tavola trasferito su tela, San Pietroburgo, The State Hermitage Museum. Photograph © The State Hermitage Museum, 2019. Photo Inna Regentova
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Il ritorno di un protagonista
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Filippo de Pisis, Il marinaio francese, 1930, olio su tela, collezione privata, © Filippo de Pisis by SIAE 2019
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Filippo de Pisis
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A distanza di quasi trent’anni dall’ultima esposizione milanese, il Museo del Novecento di Milano dedica a Filippo de Pisis (1896 - 1956) una retrospettiva che mira a restituire la sensibilità pittorica dell’artista ferrarese e il ruolo di protagonista nell’esperienza della pittura italiana tra le due guerre.
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Il filo rosso dell'amore attraverso i secoli
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Giulio Romano, Due amanti, c. 1524, olio su tavola trasferito su tela, San Pietroburgo, The State Hermitage Museum. Photograph © The State Hermitage Museum, 2019. Photo Inna Regentova
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Giulio Romano: Arte e Desiderio
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Palazzo Te torna a celebrare, a distanza di trent’anni dalla grande monografica del 1989, il genio di Giulio Romano. L’esposizione, allestita nelle Sale Napoleoniche, indaga la relazione tra immagini erotiche del mondo classico e invenzioni figurative prodotte nella prima metà del Cinquecento in Italia.
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Sperimentazioni stimolanti e confronti inediti
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Parigi 1890, autoritratto nello studio. Da sinistra Rosso all’opera sulla testa della Rieuse ancora in terra cruda, la copia in bronzo del San Francesco di Donatello e la seconda variante del Gavroche decentrata sulla base in legno. Stampa moderna a contatto da negativo originale su vetro, 13 x17,7cm.
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Medardo Rosso
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Una riflessione ampia sulla scultura, che scaturisce dall'accostamento delle opere di Medardo Rosso con alcuni dei massimi capolavori della classicità custoditi nelle sale di Palazzo Altemps, in un percorso di lettura del repertorio e della modernità dell’artista reso perciò ancor più stimolante e inedito.
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La perfezione ha un volto umano
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Grafica © Tassinari/Vetta
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Canova
I volti ideali
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La genesi e l’evoluzione della tipologia di busti femminili realizzati da Canova all’apice della sua carriera che lui stesso chiamò "teste ideali". Un filone fortunatissimo di cui l’esposizione alla Galleria d'Arte Moderna di Milano ricostruisce per la prima volta la storia.
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