Maria Cristina Chiusa, allieva di Carlo Volpe, si laurea presso l'Università di Bologna sulla cultura pierfrancescana in Emilia e si specializza presso il medesimo ateneo con una tesi sul pittore cinquecentesco Cristoforo Caselli.
Scrive numerosi contributi per il Künstler Lexikon di Lipsia, il Dictionary of Art di Londra e varie riviste italiane e internazionali e collabora con importanti case editrici, tra cui Franco Maria Ricci ed Electa.
Nel 1989 propone la mostra "La montagna incantata" presso il Seminario vescovile di Bedonia (Parma) e con Daniele Benati ne cura il catalogo. Tra i titoli pubblicati: Sant'Angelo in Milano. I cicli pittorici del Procaccini (1990), Cristoforo Caselli (1996), Alessandro Araldi: la "maniera antico-moderna" a Parma (1996).
Dal 1991 svolge un'attività di ricerca presso la facoltà di architettura dell'Università di Firenze.
Scrive numerosi contributi per il Künstler Lexikon di Lipsia, il Dictionary of Art di Londra e varie riviste italiane e internazionali e collabora con importanti case editrici, tra cui Franco Maria Ricci ed Electa.
Nel 1989 propone la mostra "La montagna incantata" presso il Seminario vescovile di Bedonia (Parma) e con Daniele Benati ne cura il catalogo. Tra i titoli pubblicati: Sant'Angelo in Milano. I cicli pittorici del Procaccini (1990), Cristoforo Caselli (1996), Alessandro Araldi: la "maniera antico-moderna" a Parma (1996).
Dal 1991 svolge un'attività di ricerca presso la facoltà di architettura dell'Università di Firenze.