Un volume che traccia le vicende della regina Zenobia e del suo regno, riunendo le sfarzose testimonianze archeologiche provenienti da Palmira.
Il catalogo della mostra di Palazzo Bricherasio ricostruisce l’importanza di una figura leggendaria dell’Impero d’Oriente, la regina Zenobia, e del suo regno, Palmira, da lei governato nel III secolo d.C. Sono infatti riunite le sfarzose testimonianze archeologiche – sculture e frammenti musivi, oggetti della vita quotidiana, gioielli, monete – che rappresentano la grande importanza di quel regno, nel quale si coniugano la cultura ellenistico-romana e le influenze orientali. Palmira, città carovaniera, era una tappa obbligata del commercio con l’Oriente. Si spiega così la sua prosperità, che sotto Zenobia raggiunse livelli altissimi, come dimostrano le vestigia scultoree e architettoniche esposte in mostra. La mostra riunisce pezzi di grande pregio, provenienti dai principali musei siriani e dalla Soprintendenza archeologica del Lazio. Da segnalare sono anche i rilievi del lascito di Federico Zeri ai Musei Vaticani e un raro rilievo scultoreo del Museo d’Arte Orientale di Roma. Per la prima volta, inoltre, la mostra ha esposto tre dei dodici preziosi arazzi fiamminghi del ciclo di Zenobia, della prima metà del Seicento, provenienti da palazzo Mansi a Lucca, ai quali il catalogo dedica un saggio.