Ultima Cena
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Leonardo, in un libro l’Ultima Cena come non l’avete mai vista

"Soleva [...] andar la mattina a buon'ora a montar sul ponte, perché il Cenacolo è alquanto da terra alto; soleva, dico, dal nascente sole sino a l'imbrunita sera non levarsi mai il pennello di mano, ma scordatosi il mangiare e il bere, di continovo dipingere." (Matteo Bandello, Novella LVIII, 1497)
Non si può viviere a Milano, visitare Milano, lasciare Milano, senza aver visto l'Ultima Cena di Leonardo da Vinci. Tanto più alla vigilia dell'anno di Leonardo, il 2019, in cui si celebreranno i 500 anni dalla sua morte. È indispensabile, quindi, prenotare la visita. E i tempi sono lunghi. Inutile tentare di infilare la visita in un weekend 'mordi e fuggi'. Serve pianificazione e una buona dose di pazienza. Quando finalmente si riesce ad accedere al refettorio della chiesa di Santa Maria delle Grazie, si può contemplare il capolavoro solo per pochi minuti, per non pregiudicare lo stato di consevazione dell'opera. Pochi minuti che valgono tantissimo, e che vorremmo poter allungare all'infinito.
Per rimanere nella magia del capolavoro di Leonardo (o per pregustarla) c'è il libro L'Ultima Cena, di Pietro C. Marani, ripubblicato in edizione aggiornata da Electa in occasione dei 500 anni dalla morte. Le magnifiche immagini a grandezza naturale - catturate dall'obiettivo di Antonio Quattrone subito dopo il restauro del 1999, prima che i ponteggi fossero rimossi - permettono di apprezzarne i dettagli come è impossibile fare dal vero. Il libro è una sorta di zoom in cui la potenza del disegno e la purezza dei colori di Leonardo riempiono le pagine: 100 tavole d’ingrandimenti progressivi, fino a mostrare alcuni particolari nelle loro reali dimensioni, al vivo. Una sorpresa continua che, pagina dopo pagina, regala una visione unica e magnifica.