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Intrecci di storia e architettura: Monaco Luccichenti e Villa Petacci.

Electa colma un inspiegabile vuoto di conoscenze e ricostruisce, sullo sfondo di una storia del paese che va dal finecorsa dell'Italia mussoliniana all'Italia del boom e della dolce vita, un capitolo di architettura italiana: quello scritto da Vincenzo Monaco e Amedeo Luccichenti.
Significativi interpreti del filone più vivo del movimento moderno hanno contribuito ad affermare l’identità e la vitalità dell’architettura italiana nel mondo negli anni della ricostruzione e dello sviluppo economico e industriale del paese.
Attivi a Roma dalla prima metà degli anni Trenta, nel 1938 la famiglia Petacci gli affida la progettazione di quella che diventerà Villa Petacci a Roma, storia di cui si può trovare testimonianza anche sfogliando le pagine di A Clara, volume che pubblica per la prima volta l’epistolario di Mussolini con la Petacci.